Colori e immagini

Questo articolo fa parte di un corso gratuito di design web ospitato su questo sito.

Colori – I colori sicuri, la retinatura, l’usabilità

Gli schermi dei computer più recenti permettono di vedere moltissimi colori, ma non tutti possiedono un computer recente e qualcuno ha un computer con scheda video potente ma con le vecchie impostazioni del monitor.

Non siamo certi quanti e quali colori appaiono nello schermo di ogni utente, così dobbiamo ancora ragionare secondo gli standard.

Quasi tutti gli schermi permettono di vedere 256 colori (ad ogni pixel vengono dedicati 8 bit di memoria).

I browser gestiscono i colori basandosi su una tavolozza da 8 bit. 256 è il limite massimo della tavolozza di colori, ma le versioni dei sistemi operativi riservano 40 colori per l’interfaccia, perciò 216 sono i colori sicuri per tutti i browser.

Photoshop 6 contrassegna i colori sicuri con un puntino nella palette Colore, ma se si usa Salva per il web è sufficiente controllare i colori dalla finestra.

Retinatura

E’ il metodo più usato per ridurre le immagini ai colori sicuri, cioè si sovrappongono dei pixel di colore diverso per riunirli in un terzo e unico colore. Un pixel bianco e uno nero daranno l’illusione di valori di grigi, senza alterare troppo l’immagine nel suo complesso.

La retinatura dev’essere realizzata con i 216 colori standard, poiché se si scelgono colori diversi dalla palette di riferimento, il browser non li riconosce e legge l’immagine secondo le impostazioni standard.

L’usabilità con i colori

I colori, come in qualsiasi altro media, possono facilitare la lettura, la comprensione e la navigazione. Si legge più facilmente uno schermo se il testo è scuro su sfondo chiaro, quindi se i contrasti sono forti e netti.

Da evitare un testo rosa su sfondo verde, poiché non soltanto è difficile da leggere e stanca gli occhi, ma i daltonici non potranno riconoscere il testo.

Per le regole di accessibility del web rimandiamo ad un corso in preparazione.

La directory di navigazione è solitamente di colore diverso dalla parte dedicata alle informazioni, per una comprensione immediata della pagina (se vuoi saperne di più nella lezione precedente abbiamo parlato d’impaginazione).

Immagini – I file Gif e Jpeg, quando usarli, come usarli, le strategie, le compressioni

I formati di file Web principali sono GIF e JPEG, vediamo le caratteristiche e come usarli.

File GIF:

  • Limitati a 256 colori
  • Si possono comprimere, rendendoli molto leggeri, senza perdere di qualità dell’immagine
  • Supportano il colore trasparente, per far emergere lo stesso colore di sfondo della pagina
  • Sono consigliabili per immagini schematiche con forti contrasti di colori
  • Usali per i bottoni di navigazione e imagemap

File JPEG:

  • Supportano 16,8 milioni di colori (24 bit per ogni pixel)
  • Possono essere molto compresse, ma a discapito della qualità
  • Compressione a perdita, quindi i dati eliminati dopo la compressione sono perduti
  • Compressione ideale per immagini con pochi contrasti e senza bordi netti
  • Usali per fotografie, immagini di grandi dimensioni e di alta qualità

Immagini interlacciate

Le immagini sono le più lenti da caricare, specie con i modem più diffusi, perciò è utile ridurre i tempi di attesa con l’interlacciamento.

E’ un metodo di composizione delle immagini GIF o JPEG che compaiono sullo schermo a bassa risoluzione e lentamente diventano più nitide. Non abbiamo bisogno di aspettare che si compongano interamente per capire cosa raffigurano e decidere così se continuare o fermarsi.

Le GIF di navigazione sono leggere, piccole e non hanno bisogno di essere interlacciate, poiché sarebbero più lente da caricare.

Consigliabile, invece, interlacciare le immagini JPEG, per le loro stesse caratteristiche.
In Photoshop 6 nella finestra Salva per il web c’è l’opzione per l’interlacciamento

Animazioni GIF – Quando usarle e come

Le animazioni posso essere utili per far vedere un’evoluzione o anche solo un oggetto a tutto tondo (consigliabile per l’e-commerce).

La maggior parte delle animazioni richiede un plug-in particolare per poter essere visualizzata, eccetto le animazioni GIF. Queste sono la combinazioni di immagini GIF in un unico file per creare una successione automatica delle immagini.

Si può impostare l’immagine GIF in modo che l’animazione si riproduca continuamente (i banner) o solo una volta e si può anche stabilire la durata di ogni fotogramma.

Un’animazione GIF, però, non offre controlli all’utente, che deve subire l’animazione fino alla fine senza possibilità d’interromperla, inoltre questo tipo di file non effettua la compressione tra fotogrammi.

Se un’animazione GIF è la combinazione di 5 immagini da 18 KB l’una, l’animazione sarà di 90 KB.
Troppe animazioni, specie se vicine al testo, disturbano l’attenzione dei lettori, quindi è consigliabile un uso attento.

E’ meglio che le animazioni siano visibili da una finestra secondaria che l’utente potrà chiudere quando vuole.

Web Accessibility for People with Disabilities

Questo manuale non si rivolge esclusivamente gli sviluppatori Web, in quanto non parla solo di Html accessibile.

Si può dire anzi che lo scopo del testo è di introdurre, spiegare ed evidenziare il ruolo dell’accessibilità nella costruzione di un sito Web e presentare gli strumenti in aiuto.

Lo stile è molto discorsivo, il che lo scosta dai comuni manuali d’uso. Frequenti sono anche i rimandi ad approfondimenti in Internet, tanto che può essere considerato una vera miniera di collegamenti.

Scarsi e relegati ad un capitolo sono invece gli esempi di codice Html accessibile. La scelta non è del tutto sbagliata, visto l’elevato numero di risorse in Internet che svolgono egregiamente lo scopo, a partire dai documenti del W3c Web Accessibility Initiative.

Tra gli argomenti presentati:

  • Requisiti legali e politiche
  • Le barriere all’accessibilità web
  • Creare siti accessibili in Html
  • Alcune regole per valutare l’accessibilità di un sito
  • Gli strumenti di pubblicazione
  • L’accessibilità e i browser

Pro

  • Un’interessante introduzione al mondo dell’accessibilità per disabili
  • Buono l’inquadramento dell’accessibilità nel contesto di leggi e standard (anche se non sempre applicabili alla realtà italiana)

Contro

  • I capitoli dedicati al vero design di siti accessibili sono pochi
  • Pochi sono anche gli esempi di Html accessibile

Informazioni

Titolo Web Accessibility
for People with Disabilities
Lingua Inglese
Autore Michael G. Paciello
Pagine 390
Data 2000
Prezzo 34.95 dollari
Editore CMP

Scrivere Xhtml con Dreamweaver 4

Abbiamo già avuto modo in un precedente intervento di soffermarci sulle qualità dell’Xhtml e di come sia lo standard destinato a sostituire Html.

Alcuni strumenti di sviluppo, come HomeSite 5, già prevedono la possibilità di realizzare codice secondo lo standard Xhtml.

Senza aspettare le prossime versioni, è però possibile già oggi configurare Macromedia Dreamweaver 4 perché produca codice Xhtml.

Ce lo illustra Carrie Bickner, che in un articolo [nuova finestra] pubblicato da A List Apart presenta i passi necessari per questo piccolo “upgrade”. Si tratta di un certo numero di operazioni da compiere con un minimo di attenzione, ma senza troppe difficoltà.

L’articolo contiene anche un link al download di un’estensione per Dreamweaver con la quale è possibile convertire documenti Html in Xhtml.