Son of Web Pages That Suck

Il nuovo manuale di Vincent Flander, Son of Web Pages That Suck, segue le orme del suo predecessore.

Decine di siti che “fanno schifo” (o abbastanza schifo) sono criticati e offrono lo spunto per capire come dev’essere realizzato un efficace web design.

Flanders sostiene che il design migliore è quello che fa vendere, contrariamente a quello che pensano altri guru dell’usabilità. A meno che non si tratti di siti personali o che esprimono l’ego dell’autore.

Lo stile con cui è stato scritto il libro è molto ironico e piacevole: è facilmente comprensibile anche se è scritto in inglese e vi troverete a sorridere più volte nel leggere le parole di Flanders. È un testo che consumerete in pochi giorni, senza accorgervene.

Tra gli argomenti affrontati dal testo:

  • Design diverso per siti diversi
  • Le regole fondamentali del web design
  • Il contenuto
  • Home Page e Splash Screen
  • La navigazione
  • Grafica e testo
  • Gli standard

Ogni capitolo contiene degli esempi “negativi”, alcuni dei quali chiamati “Sucks a lot“. Capita che ci siano dei promossi “Sucks not” e che Flanders proponga al lettore degli esercizi, per trovare cosa non va in un sito (“Two Minutes Offense“).

Pro

  • Metodo di insegnamento molto efficace
  • Moltissimi esempi presentati
  • Ottimo riassunto punto per punto alla fine di ogni capitolo
  • Buon numero di risorse di approfondimento e software consigliati
  • Approccio molto concreto al web design

Contro

  • L’inefficacia di alcuni siti è palese e rende fin troppo semplice la loro critica

Informazioni

Son of Web Pages That SuckLearning Good Design by Looking at Bad Design ¤ lingua inglese ¤ di Vincent Flanders ¤ edito da Sybex ¤ 300 pagine ¤ prezzo 45 dollari ¤ pubblicato ad Aprile 2002

Sito web del manuale [nuova finestra]

Accessibilità web in Italia e nel mondo

Questo articolo fa parte di un corso gratuito di accessibilità web ospitato su questo sito.

Garantire l’accessibilità web, lo abbiamo detto più volte, non è solo una questione di software. Non esistono strumenti totalmente automatici che verifichino le pagine e ne correggano tutti i problemi di accessibilità.

Le linee guida facilitano comunque la verifica e la correzione delle pagine da parte di tutte le figure professionali coinvolte nella costruzione di un sito accessibile.

Le più importanti linee guida oggi disponibili sono:

Altre linee guida sono state realizzate da aziende software, tra le quali ricordiamo le
Ibm Web Accessibility Checklist [nuova finestra]

Web Content Accessibility Guidelines

È uno dei tre tipi di linee guida rilasciati dalla Wai e si preoccupa di definire uno standard per la costruzione di pagine web che siano accessibili nella loro struttura e nel loro contenuto.

Le altre linee guida realizzate dal Wai sono:

Il documento è suddiviso in 14 linee guida, di cui riportiamo una libera traduzione in italiano:

  1. Fornire alternative equivalenti al contenuto audio e visivo
  2. Non fare affidamento sul solo colore
  3. Usare marcatori e fogli di stile e farlo in modo appropriato
  4. Evidenziare il passaggio da una lingua ad un’altra
  5. Creare tabelle che degradino in modo efficace
  6. Assicurarsi che le pagine con nuove tecnologie degradino in modo efficace
  7. Assicurarsi che l’utente possa tenere sotto controllo i cambiamenti di contenuto con il passare del tempo
  8. Assicurare che le interfacce di programmi incorporati mantengano alto il livello di accessibilità
  9. Progettare per garantire l’indipendenza da dispositivo
  10. Usare soluzioni ad interim
  11. Usare le tecnologie e le raccomandazioni del W3c
  12. Fornire informazioni per la contestualizzazione e l’orientamento
  13. Fornire chiari meccanismi di navigazione
  14. Assicurarsi che i documenti siano scritti in modo chiaro e semplice

Accanto alle linee guida, sono disponibili altri documenti Wai che ne approfondiscono l’uso:

Le linee guide sono suddivise in punti (checkpoint), a loro volta raggruppati in 3 categorie di priorità:

  • Priorità 1: l’adozione di questo punto deve essere garantita da tutti gli sviluppatori, pena l’inaccessibilità del documento
  • Priorità 2: l’adozione di questo punto dovrebbe essere garantita da tutti gli sviluppatori, pena difficoltà nell’accedere al documento
  • Priorità 3: l’adozione di questo punto è consigliata, poiché alcune tipologie di utenti potrebbero trovare difficoltà nell’accedere al documento

Il numero del checkpoint segue quello della linea guida ed è separato da un punto. 1.4, ad esempio, indica il checkpoint 4 della linea guida 1.

Le linee guida del W3c sono alla base della Section 508 e di quasi tutte le proposte per la realizzazione di documenti accessibili.

La critica che spesso viene rivolta a queste linee guida è che non sembra facile riuscire ad applicarle tutte insieme, cioé i checkpoint di livello 1,2 e 3.

In particolare, garantire una visualizzazione corretta ad un vasto pubblico, ma utilizzare i fogli di stile anche per il layout della pagina sono due esigenze all’oggi inconciliabili. Difficile quindi costruire un sito accattivante e con un buon numero di pagine che riesca a tenere conto di tutte le esigenze delle linee guida, anche se nel medio periodo la penetrazione dei browser versione 5+ non può che favorire questa situazione.

Le Wcag sono in fase di attenta revisione e per rendersene conto è possibile dare un’occhiata ad una proposta di riorganizzazione [nuova finestra].

Section 508

Sono state pubblicate dall’US Access Board nel 2000 e coprono diversi aspetti dell’accessibilità in ambito informatico, non solo nel web.

Tutti i siti creati o gestiti per conto del governo americano devono soddisfare i requisiti di queste linee guida.

Sono basate sulle Wcag 1.0 del W3c e ne presentiamo una libera traduzione in italiano:

  1. Per ogni elemento di testo deve essere previsto un equivalente testuale (usando “alt”, “longdesc”, ecc.)
  2. Il contenuto alternativo ad ogni presentazione multimediale deve essere sincronizzato con la presentazione
  3. Le pagine web devono essere progettate perché tutte le informazioni portate dal colore siano disponibili anche senza colore, per esempio dal contesto o dalla marcatura
  4. I documenti dovrebbero essere realizzati in modo da essere fruibili anche senza il foglio di stile associato
  5. È necessario includere link di testo ridondanti per ogni regione attiva di un’image map server-side
  6. Dopo possibile è necessario usare image map di tipo client-side invece di tipo server-side, a parte dove le regioni non possono essere definite come forma geometrica
  7. Devono essere identificate le colonne e le righe per le tabelle di dati
  8. È necessario usare la marcatura per associare le celle dei dati alle intestazioni delle celle nel caso la tabella contenga due o più livelli di intestazioni di riga o di colonna
  9. Il titolo dei frame deve facilitare l’identificazione e la navigazione dei frame
  10. Le pagine devono essere progettate in modo da evitare allo schermo di lampeggiare con una frequenza maggiore di 2Hz e minore di 55 Hz
  11. Quando la conformità non può essere raggiunta in nessun altro modo è necessario prevedere una pagina di solo testo che contenga le stesse informazioni e le stesse funzionalità. Il contenuto della pagina di solo testo deve essere aggiornato insieme alla pagina principale
  12. Se le pagine utilizzano linguaggi di scripting per visualizzare il contenuto o per creare elementi di interfaccia, l’informazione resa disponibile dallo script deve essere anche disponibile dalla tecnologia in aiuto alle persone disabili
  13. Quando in una pagina web ci sono applet, plug-in o altre applicazioni che vengono eseguite dal client, questi devono essere conformi alla 1194.21(a) fino alla (l) (ovvero, essere a loro volta accessibili)
  14. Una form online deve consentire alle persone che fanno uso di screen reader, software vocali, ecc. di accedere alle informazioni, ai campi e alle funzionalità richieste per il completamento della form, inclusi aiuti e suggerimenti
  15. L’utente deve poter saltare i link di navigazione persistente
  16. Quando è necessaria una risposta entro un certo lasso di tempo, l’utente deve essere avvertito e gli deve essere concesso sufficiente tempo per completare il compito

Differenze tra Wcag e Section 508

Impossibile ignorare una profonda somiglianza tra le linee guida Wcag e Section 508, fatto normale considerato che le Section 508 si basano sulle specifiche del Wai.

Quasi tutti i checkpoint uno sono presenti nella Section 508, ad eccezione di:

  • Fino a quando i browser non saranno in grado di leggere il testo di trascrizione di un video, è necessario includere anche una versione audio (1.3)
  • È necessario identificare i cambiamenti di lingua nel testo (4.1)
  • Assicurare che il contenuto alternativo a quello dinamico sia aggiornato insieme a quest’ultimo (6.2)
  • Usare un linguaggio semplice e appropriato per il contenuto del sito (14.1)

Alcune linee guida della Section 508 sono in corrispondenza con i checkpoint di priorità 2 e 3.

In generale non esistono sostanziali differenze, se non per il fatto che alcuni checkpoint Wcag di priorità 2 e 3 sono “premiati” nella Section 508.

Per un’approfondita analisi delle differenze tra le due serie di linee guida vi suggeriamo la lettura di un articolo [nuova finestra] scritto da Jim Thatcher, autore di Constructing Accessible Web Sites.

La situazione in Italia

Una circolare firmata dal ministro Bassanini nel Marzo del 2001 pone l’accento sui requisiti di usabilità ed accessibilità per i siti delle pubbliche amministrazioni. Il documento [nuova finestra] indica come riferimento primario le linee guida del W3c.

A seguito del documento, Aipa ha prodotto una circolare [nuova finestra] per chiarire gli strumenti e i metodi a disposizione per migliorare l’accessibilità web. Si tratta di una riscrittura e in qualche caso di un approfondimento alle linee guida del W3c, ed è incluso anche qualche parametro quantitativo per misurare l’accessibilità, come i browser da usare per valutare il grado di accessibilità di un documento.

Siamo comunque ancora in una fase in cui sono fornite indicazioni di massima su come includere le politiche di accessibilità nel proprio sito. Basta navigare i siti delle pubbliche amministrazioni per rendersi conto che c’è ancora molta strada da compiere. Nei casi più fortunati sono state predisposte delle versioni alternative accessibili dei siti, come è accaduto per la Camera dei Deputati [nuova finestra].

Quale standard usare?

Come abbiamo visto, la scelta tra le Section 508 e le Wcag è sostanzialmente equivalente. Ricordate comunque che il vostro unico metro di giudizio sarà il test finale al quale sottoporre ogni pagina del sito per verificarne l’accessibilità.

Un test, come vedremo più avanti, non ha l’unico scopo di verificare la conformità del codice scritto, ma anche il livello di efficacia dell’interfaccia grafica del sito, nonché lo stile di scrittura, che nel web dev’essere particolarmente diretto e facilmente scansionabile.

Nel corso dei nostri esempi cercheremo di soddisfare sia le Wcag sia la Section 508, senza nascondervi che questo a volte non sarà possibile o non sarà conveniente. Giustificheremo allora le nostre sceltre proponendo delle personali, e come tali sicuramente criticabili, soluzioni.

Microsoft ASP.NET Web Matrix

Microsoft ha da poco rilasciato una versione preliminare di ASP.NET Web Matrix.

ASP.NET Web Matrix è uno strumento di sviluppo completamente gratuito rivolto allo sviluppatore che non necessita di tutte le funzionalità comprese nel pacchetto Visual Studio.

Caratteristiche

Tra le caratteristiche di ASP.NET Web Matrix troviamo:

  • download di dimensioni esigue (1.2 Mbyte)
  • possibilità di realizzare applicazioni di tipo ASP.NET, ASP.NET User Control, Xml Web Service, classi, Http Handler, ecc.
  • numerosi template (personalizzabili) per la creazione di pagine di dati di tipo Master/Detail, documenti rivolti ai cellulari e Web Service
  • possibilità di sviluppare in modalità Wysiwyg o agendo direttamente sul codice
  • facilità nel modificare le proprietà e i template dei controlli ASP.NET
  • un insieme di classi che facilitano lo svilippo di pagine ASP.NET

Differenze con Visual Studio .NET

Le sostanziali differenze rispetto a Visual Studio .NET sono invece:

  • mancanza del concetto di progetto: ogni file è gestito indipendentemente dagli altri
  • i file generati non usano la tecnica del “Code Behind“, ma contengono sia la parte di visualizzazione sia quella di codice della pagina
  • la compilazione degli assembly deve essere lanciata da linea di comando
  • mancanza di supporto per il debugging
  • mancanza di supporto per Intellisense, la tecnologia che consenta di completare metodi e proprietà mentre si scrive

Requisiti

  • Windows 2000 o Windows XP
  • Internet Explorer 5.5 o superiore
  • .NET Framework

Non è necessario disporre di Iis, in quanto un piccolo web server è già compreso con Web Matrix.

Tour

L’interfaccia grafica ricorda da vicino quella di Visual Studio .NET. Sulla sinistra troviamo l’insieme dei controlli di tipo Html e i Web Server Control che è possibile trascinare all’interno della pagina.

Figura 1: L’ambiente di lavoro [ingrandisci figura 1]

È anche possibile includere i propri controlli o controlli di terze parti. Web Matrix consente di condividere con gli altri sviluppatori il proprio codice, oltre che partecipare a forum e chat.

Figura 2: Scaricare controlli di terze parti [ingrandisci figura 2]

Anche l’accesso ai database è facilitato. È sufficiente connettersi ad un database e trascinare una tabella per vedere creato un controllo DataGrid già funzionante. È poi possibile intervenire direttamente sulle tabelle e aggiungere nuovi campi.

Figura 3: Aggiungere una tabella [ingrandisci figura 3]

Un manuale gratuito

Alex Homer e Dave Sussman, autori tra l’altro di
Professional ASP.NET 1.0
, hanno realizzato una guida di 70 pagine [nuova finestra] all’uso dell’ambiente, che è possibile
scaricare gratuitamente.