Progettare applicazioni mobile

Non si ferma la pubblicazione nel blog Internet della BBC, già tema di un mio precedente intervento, di articoli che spiegano nel dettaglio il processo di progettazione di siti e servizi.

Questa volta tocca all’applicazione iPhone del player che permette di rivedere i programmi trasmessi dall’emittente britannica.

E come sempre gli spunti non mancano, soprattutto perché non è presentato unicamente il risultato finale, ma anche le scelte che hanno portato alle diverse scelte progettuali, con particolare riferimento a quello che funziona meglio in ambito mobile:

  • non condensare troppe funzionalità in ogni schermata
  • tenere in considerazione i problemi di banda che possono verificarsi durante lo streaming
  • sfruttare la possibilità di presentare interfacce e funzionalità diverse in portrait e landscape

Ancora su bozzetti di carta e prototipi

Dopo “Progettare con la carta” in cui presento il metodo che uso per creare i prototipi con l’aiuto di bozzetti di carta, sono stati pubblicati in rete alcuni articoli che approfondiscono l’argomento.

The Messy Art Of UX Sketching di Smashing Magazine si spinge nel dettaglio, illustrando le principali tecniche. Tra gli strumenti da portarsi a casa ci sono sicuramente:

  • il colore per evidenziare l’importanza di alcune sezioni
  • i post-it nella creazione di tool-tip, popup e finestre modali
  • le fotocopie per realizzare bozzetti (processo generativo)

4 ways to prototype faster raccoglie in un breve articolo quello che mi sentirei di suggerire su questo tema:

  • iniziate a lavorare con la carta
  • adottate un solo software per creare i prototipi, non una selezione (keynote + photoshop + balsamiq + dreamweaver)
  • cercate, tra le diverse soluzioni, quella che vi permetta di produrre anche la documentazione funzionale
  • utilizzate strumenti che vi aiutino a condividere il lavoro

5 Sketching Secrets of Leonardo Da Vinci indica qualche suggerimento per migliorare la creazione dei bozzetti, prendendo spunto dai lavori di Leonardo da Vinci. Il paragone è forse azzardato, i consigli meno:

  • quello dei bozzetti è un processo generativo, che mira a creare diverse prospettive dello stesso concetto
  • oltre all’interfaccia, il bozzetto può essere completato da note a margine, per chiarire il contesto e gli elementi non facilmente deducibili dalla sola interfaccia
  • scopo dei bozzetti è di essere criticati costruttivamente; il processo è collaborativo
  • la soluzione a una problematica può arrivare da campi diversi
  • imparare a catalogare i lavori realizzati, così da avere una banca dati di soluzioni alternative

Ancora su recruitment e social network

Dopo Se il lavoro cerca te segnalo altri due studi, pubblicati da Jobvite, relativi al rapporto tra social media e recruitment. Analizzano il mercato del lavoro americano, ma sono comunque indicativi dell’evoluzione di questa pratica.

Si tratta di 33 essential recruiting stats e Social Job Seeker Survey 2011. In breve:

  • il 55% delle aziende intervistate investirà più risorse nel prossimo anno per il recruiting con i social network
  • più dell’80% delle aziende utilizzano LinkedIn, ma poco più del 30% di chi cerca lavoro è in LinkedIn
  • l’89% delle aziende americane intervistate indica di voler utilizzare i social network come strumento per il recruiting
  • LinkedIn si conferma, con il 73%, il principale social network in termini di assunzioni, seguito da Facebook (20%) e Twitter (7%)
  • 2/3 delle aziende intervistate hanno assunto anche grazie ai social network

Sullo stesso tema anche due interessanti infografiche pubblicate da Mashable, la prima con qualche suggerimento su come proteggere e migliorare la presenza professionale online, la seconda riporta invece i risultati di un sondaggio rivolto ai selezionatori e al rapporto con i social network.

E parlando di statistiche e sondaggi, vi ricordo che anche quest’anno, come è ormai tradizione,  A List Apart ne prepara uno rivolto a chiunque lavori con il web. Partendo dai risultati del sondaggio, gli scorsi anni ho cercato di darne un’interpretazione per cercare di capire meglio la professione del web project management: