Daniel Burka (Digg/Pownce) – Designing for web apps vs designing for the web

Daniel ha per prima cosa presentato le differenze tra due degli ultimi progetti che ha seguito, Digg e Pownce. Il primo ha 3 anni e 2 milioni di utenti, il secondo è una realtà più giovane ma in cui i gruppi sono molto affiatati.

Le persone si aspettano che Digg aumenti le funzionalità e rispetti le aspettative degli utenti, anche in termini di performance.

Ma come comportarsi al momento di introdurre delle modifiche che, potenzialmente, potrebbero essere accolte con critiche? Come, in particolare, il feedback degli utenti influenza lo sviluppo dei prodotti web?

Daniel presenta l’esempio del nuovo sistema di commenti di Digg. L’obiettivo è che potesse gestire dei thread di conversazione più complessi di quello attuale, che fosse più veloce, e che permettesse discussioni legate all’argomento di cui si parla.

Come introdurre modifiche al sistema:

  • tenere sotto controllo i precenti feedback sul sistema
  • conoscere la comunità per cui si sta lavorando
  • cercare di anticipare le aree di frizione
  • impiegare focus group e studi di usabilità
  • decidere quali parametri adottare per stabilire che la modifica ha generato successo nella direzione voluta

Come comportarsi quando gli utenti dicono che andava meglio prima? Gli utenti andrebbero preparati per tempo. Va tenuto conto che lamentarsi di cambiamenti è in ogni caso una reazione normale.

Anche il feedback da parti degli “esperti”è importante, soprattutto se volontariamente dedicano del tempo a motivare i problemi che hanno riscontrato.

Esiste poi del feedback implicito: osservare il comportamento degli utenti, usando delle metriche. Molti utenti sono infatti “muti”, non condividono le loro esperienze.

Come comportarsi in seguito al feedback degli utenti

  • passo 1: non reagire subito, prendere fiato, a parte correggere gli eventuali bug
  • passo 2: identificare temi di critica e idee da seguire
  • passo 3: coinvolgere la comunità
  • passo 4: iterare nuovamente dal primo passo

Ricordatevi anche che è impossibile accontentare tutti: non provateci neppure.

Questo intervento è stato scritto in live blogging dalla conferenza Future of Web Apps di Londra, il 3 e 4 Ottobre 2007. Leggi tutti gli interventi di Fucinaweb dal FOWA

Dal GhiradaBarcamp – Web Analytics e social network

Commento: Enrico Pavan ha presentato gli strumenti utilizzati per monitorare e aumentare il traffico su Myspace per la propria band. Molto interessante e sicuramente da approfondire l’elenco degli strumenti. Da capire però se l’aumento del traffico che Enrico ha notato a un mese di distanza sia effettivamente dovuto alle modifiche introdotte o da fattori naturali, visto che all’inizio dell’analisi la pagina era da poco online

Enrico Pavan ha presentato gli strumenti che gli hanno permesso di capire l’andamento degli utenti in una pagina di Myspace, la propria band, e di intervenire per migliorarne la fruizione dei contenuti.

Ha utilizzato strumenti di analisi free o a basso costo, sia software numerici (che analizzano in termini di valori e percentuali il traffico), sia visivi.

Software numerici

  • Visistat – usato per contrapporre i dati forniti da Google Analytics. Se infatti un software funziona a tag (inserendo un richiamo javascript nella pagina) e ha momenti in cui non è raggiungibile, si perde la rilevazione dei. Meglio allora usarne un paio, così da disporre di una sorta di backup. Visistat è intuitivo e molto completo. Utile anche perché dà una visione in real time dell’utente che entra.
  • 103bees – E’ un software keyword based che, oltre a fornire le visite, permette di analizzare la long-tail delle keywords, cioè le keywords che hanno portato traffico, dalle maggiori, alle minori. Utile quando si modificano i testi e si vuole aumentare la visibilità della pagina. Quello che viene definito, scherzosamente, il “carotaggio delle kwywords”.
  • Google Analytics, il software più completo in circolazione, ma va integrato con altri software di analisi come “backup”.

Software visivi

  • Crazyegg – utile su una pagina per aiutare spostare i link più cliccati in posizioni dove sono ancora più visibili.
  • Clicktale – crea un video per ogni movimento del mouse, click e scroll. Permette letteralmente di “vedere” dove si sposta l’utente. Anche questo software rende disponibile una mappa di calore, che indica i punti di attività o inattività dell’utente (tempo). Molto indicato per valutare l’usabilità dei contenuti una pagina
  • Reinvigorate Snoop – software molto spartano, fondamentalmente senza grafica. Fa vedere in tempo reale chi sono gli utenti del sito e come interagiscono col sito in tempo reale (chi è entrato da dove). Utile per segmentare i visitatori (cosa preferiscono quelli del nord, quelli del sud, quelli di una certa età, ecc.).

Questi software hanno permesso di migliorare il layout della pagina e di individuare i contenuti più visti.

Con i software numerici è stata migliorata la visibilità nei motori grazie alle keywords, si è tracciato tracciare in modo continuo le visite, conosciuto quali sono i file più scaricati, capito com’è composto il bacino di utenti che arrivano e dove arrivano.

Con i software visivi si è potuto modificare il layout, determinare cosa volevano gli utenti, modificare posizione dei vari box all’interno della pagina, operazione che comunque va fatta in modo continuo.

Aggiornamento: leggi tutti gli interventi di Fucinaweb dal GhiradaBarcamp.

GhiradaBarcamp, primi momenti

Maxischermo per Twitter al GhiradaBarCamp

Arrivati intorno a mezzogiorno, il GhiradaBarcamp si trascina pigramente verso l’ora di pranzo. Normale per un barcamp, vediamo cosa succederà nel pomeriggio.

L’organizzazione fin qui sembra ottima, la location stupenda.

Io, Marco e Gianluca cercheremo di intervenire, da qui al tardo pomeriggio, con qualche altro intervento.

Aggiornamento: leggi tutti gli interventi di Fucinaweb dal GhiradaBarcamp.