Costi e vantaggi nel garantire l’accessibilità web

Questo articolo fa parte di un corso gratuito di accessibilità web ospitato su questo sito.

Garantire l’accessibilità ad un sito è sicuramente un’operazione costosa. Innegabili sono però i vantaggi dati da un sito accessibile, sia in termini di business, sia di audience. Rendere un sito accessibile va quindi al là dell’adeguamento alle norme di legge e delle operazioni di marketing.

Questioni di business

Quasi sempre lo scopo di un sito è attirare visitatori per vendere un bene o per proporre un servizio. Più alto è il numero dei visitatori soddisfatti dal sito, maggiore sarà la probabilità che diventino visitatori assidui. I visitatori assidui sono quelli che più facilmente si trasformano in clienti abituali.

Se un sito è accessile, è sicuramente usabile. Un sito è usabile quando svolge il compito prefisso, quando è usato efficacemente dagli utenti, quando è semplice da imparare e semplice da ricordare.

Per costruire un sito accessibile ed usabile bisogna preoccuparsi di realizzare una navigazione chiara e consistente. Chiara perchè deve essere interpretata dall’utente in pochi secondi, consistente perchè deve accompagnare il visitatore durante tutta l’esperienza del sito, senza cambiare radicalmente di pagina in pagina.

Le persone disabili rappresentano una buona parte della popolazione. Facilitare l’accesso a questa fascia non è solo doveroso, ma può incrementare sensibilmente il numero di utenti ai propri servizi.

Il computer può rappresentare lo strumento più efficace che una persona disabile ha per fare acquisti od ottenere un servizio.

Conformità agli standard

Come vedremo in seguito, uno dei presupposti nella creazione di un sito accessibile è la perfetta aderenza agli standard del W3c.

Lo sforzo non è sempre facile (inutile negarlo), ma ha un buon numero di conseguenze positive.

Supporto per tutti i browser

Utilizzare i tag e le soluzioni standard facilita la visualizzazione del sito su diverse piattaforme. Adottare delle specifiche proprietarie, al contrario, potrebbe provilegiare un browser agli altri, con conseguente calo dell’usabilità e dell’accessibilità. Questo sembra a prima vista semplice da ottenere, ma all’oggi solo un’esigua percentuale di siti supera brillantemente il validator del W3c. È molto più facile utilizzare giochi con l’Html per ottenere visivamente l’effetto voluto scostandosi però dagli standard.

Notate che “supporto per tutti i browser” non è sinonimo di “visualizzare le pagine in browser diversi in modo identico”. Usare correttamente gli standard del W3c porta quasi sempre a discrepanze di visualizzazione, come spazi tra le celle di dimensioni leggermente diverse ed elementi delle form con comportamenti eterogenei. Un design ben realizzato è quello che rende la pagina gradevole ed utilizzabile tenendo conto delle possibile differenze.

Portabilità

Un sito conforme agli standard è un sito portabile. Non solo è facilitata la visualizzazione in diversi browser, ma la traduzione del sito verso altre periferiche, come Pda e cellulari, è estremamente più facile. Come abbiamo già avuto modo di dire è sicuramente meglio partire dagli standard Xhtml e Xml: già così il processo di traduzione è notevolmente semplificato.

Motori di ricerca

L’adozione degli standard per l’accessibilità facilita il lavoro dei motori di ricerca al momento dell’indicizzazione del sito. Alcune caratteristiche dei siti accessibili potrebbero addirittura premiare il sito in un motore di ricerca:

  • l’inserimento dell’attributo alt e longdesc per le immagini può essere scandito dal motore che ne può ricavare utili informazioni per l’indicizzazione
  • il contenuto alternativo degli script può essere letto dal motore
  • il motore può ricavare dati anche dall’ attributo title dei link
  • il corretto utilizzo dei tag Html per distinguere gli header e il contenuto consente al motore di premiare le intestazioni rispetto al corpo del documento

Questioni di immagine

Rendere il sito accessibile ad una vasta platea è indice di serietà da parte del costruttore. Quante volte siamo entrati in un sito solo per scoprire che funziona correttamente ad una risoluzione di 1024×768 con Internet Explorer e Windows?

Se un sito è l’immagine dell’azienda, un sito accessibile è indice che stiamo colloquiando con qualcuno disposto al dialogo e attento alle esigenze degli utenti.

I costi

Garantire un buon livello di accessibilità ad un sito è un’operazione che ha dei costi. I costi possono variare sensibilmente, soprattutto se si sta progettando un nuovo sito o adattando un sito esistente. Esistono comunque dei costi di manutenzione, richiesti per mantenere il livello di accessibilità al crescere del sito.

Costruire un sito accessibile

È sicuramente meglio includere le politiche di accessibilità già da subito, durante la progettazione di un sito.

Vi accorgerete che rendere un sito accessibile significa scendere a compromessi. Prima di tutti scordatevi di usare trucchi nell’Html per superare i limiti dei browser.

Un esempio tra tutti: i bordi del browser. Internet Explorer e Netscape lasciano qualche pixel di spazio tra il bordo del navigatore e i contenuti della pagina. Il designer è solito inserire nel tag body qualcosa del tipo: <body topmargin=”0″ bottommargin=”0″ marginheight=”0″ marginwidth=”0″ leftmargin=”0″ rightmargin=”0″>. Si tratta di attributi non standard che tutti usano, ma che nell’ottica di un sito Accessibile (con la A maiuscola) dovrebbero essere evitati.

Stesso discorso per la navigazione, la grafica e l’uso dei plug-in. Rendere la navigazione del sito chiara ed efficace e consentire a tutti un accesso alle informazioni può all’inizio sembrarvi limitante. Non si tratta però di un limite: dovete maturare la vostra competenza ed unire la vostra creatività alle richieste di un sito accessibile.

Adottare degli standard e delle metodologie efficaci, come una navigazione coerente e i Css può anche essere un’operazione vantaggiosa e ridurre in qualche caso i tempi di sviluppo dell’intero sito.

Rendere accessibile un sito esistente

È la cosa più complessa da fare.

È difficile costruire un sito veramente accessibile partendo da una vecchia versione. Di solito si preferisce allora aumentare l’accessibilità del sito dove l’intervento è più semplice (inserire i tag e gli attributi accessibili nei nuovi contenuti, aumentare i contrasto nelle barre di navigazione, ritoccare i Css).

Alcune linee guida per l’accessibilità (che vedremo in dettaglio) sono invece decisamente difficili da incorporare in un secondo momento:

  • la linearizzazione efficace delle tabelle
  • l’opportuno uso del markup
  • la costruzione di pagine conformi agli standard
  • la creazione di un layout “liquido”

Come se non bastasse, molti siti sono frutto dell’unione di template Html con dati prelevati da un sistema di “Content Management“, cioè un database. Se i requisiti per l’accessibilità non sono stati previsti da chi ha costruito il programma, avete poche chance di rendere il sito realmente accessibile. Un esempio è avere la possibilità di caricare nel sistema delle immagini, ma di non poter inserire la descrizione per gli alt o per i longdesc. Rendere accessibile il sito può voler dire riscrivere parti dell’applicativo, ammesso che questo sia stato “costruito” in casa. Se è un prodotto a pacchetto, non vi resta che sperare in un aggiornamento.

Costi di manutenzione

Non basta creare un sito accessibile e poi dimenticarsene. Anche se non modificherete i template delle pagine ogni nuovo articolo, scheda, modifica devono essere controllati per verificare il rispetto dei requisiti di accessibilità prefissi. Difficile fornire delle statistiche attendibili. Prendendo come esempio gli articoli di FucinaWeb.com, la stesura di codice Xhtml valido con alt-text delle immagini accessibili, l’uso di tabelle e markup efficace e la fase di test aumentano la normale tempistica di sviluppo di circa il 15-20%.

Costi di addestramento

Abbiamo detto che per garantire un buon livello di accessibilità non è sufficiente controllare le pagine con uno strumento di verifica automatico.

È necessario eseguire dei test manuali e soprattutto porsi nei panni di chi accede al sito.

Non è una conoscenza che matura in poco tempo e soprattutto riguarda diverse figure professionali, tra cui le maggiormente coinvolte sono:

  • il designer che prepara l’interfaccia grafica del sito
  • lo sviluppatore che realizza le applet e gestisce form e maschere di ricerca
  • l’editor che inserisce i contenuti del sito

Si tratta di conoscenze che non è sufficiente acquisire una volta. Gli standard e le linee guida per l’accessibilità sono ancora allo stato embrionale. C’è ancora molto da dire e fare per rendere un sito accessibile (e non solo dal punto di vista di chi crea il sito, ma anche dei produttori di browser). Chi si occupa di accessibilità deve essere pronto a rimanere costantemente aggiornato.

Potete affidare lo studio di accessibilità ad un consulente esterno. Ricordate però che tutti i contenuti (anche quelli futuri) dovranno essere verificati per garantirne l’accessibilità.