WordPress 2.3 l’ho sviluppato anche io

Il bello del software opensource è che chiunque, a vario titolo, può contribuirne alla creazione, allo sviluppo, al test o alla diffusione. Il bello del software opensource è anche che, a fronte di un problema, è molto probabile trovare in tempi brevi una soluzione.

E’ successo anche a me. Nel provare la futura versione di WordPress, la 2.3, ho notato e riportato come la cancellazione delle categorie non avvenisse correttamente. Quello che si verifica è che compaiono misteriosamente altre categorie le cui etichette sono numeri.

Potevo limitarmi a scriverlo in Fucinaweb – e devo dire che la pigrizia stava avendo il sopravvento – ma ho invece deciso, incuriosito, di segnalare il problema agli sviluppatori di WordPress.

Per farlo ho seguito le semplici indicazioni riportare sul sito: mi sono iscritto alla mailing list per i tester, ho inserito la segnalazione cercando di essere il più dettagliato possibile (anche se con un inglese tutt’altro che perfetto) e ho atteso fiducioso.

Ho atteso 4 ore. 4 ore e la correzione al codice è stata fatta e incorporata nella prossima beta di WordPress 2.3. Per vederlo basta andare alla relativa pagina aperta in Trac, il sistema di gestione dei malfunzionamenti di WordPress:

Spurious categories created when a category is deleted
Deleting a category that has posts causes new categories to be created. These categories have names that are the same as the ids of the categories that were associated with the posts.
http://comox.textdrive.com/pipermail/wp-testers/2007-September/005075.html
Closed defect: fixed

Davvero efficienti! E viene anche riconosciuta, mediante il link qui sopra, la “paternità” della scoperta a chi ha segnalato il problema.

E’ anche la dimostrazione che per aiutare nella gestione di un progetto opensource non è necessario essere esclusivamente sviluppatori, sapere come funziona un sistema di controllo e gestione delle versioni o smanettare a più non posso. Chiunque con un minimo di curiosità può dare una mano.

A questo punto non vedo l’ora di installare, e provare, la nuova beta. Sento WordPress anche un po’ mio.

Stai leggendo uno di una serie di interventi dedicati a WordPress 2.3.

Page not found e Rss

Ho già sottolineato l’importanza di preservare i vecchi Url durante la migrazione di un sito. Un sito di contenuti dovrebbe essere realizzato in modo che anche i vecchi Url portino al contenuto corretto, e non a una generica pagina 404 o alla home page (predico bene, ma in questo momento anche Fucinaweb ha una brutta pagina 404).

Questo è ancora più importante nel caso degli Url ai feed Rss.

Sono iscritto ormai da un paio d’anno al feed Rss di evolt.org e, non vedendolo aggiornato per qualche mese, ho pensato che nessuno aggiornasse più il sito (cosa sempre più normale per siti di “volontariato”).

Per un caso fortuito (una ricerca in Google) ho scoperto che non solo il sito è nuovamente aggiornato di contenuti, ma è stato addirittura migrato verso una piattaforma migliore. Peccato che se avessi dovuto prestare fede al vecchio feed Rss (vuoto) non ci sarei mai entrato.

Se potete anche permettervi il lusso – vista la difficoltà – di non convertire i vecchi Url per il contenuti, non potete farlo per i flussi Rss.

Non solo dovrete ricominciare a pubblicizzare il nuovo Url, rischiate anche i vostri lettori più affezionati – proprio quelli che si sono iscritti al flusso! – si dimentichino presto di voi.

E che con il tempo cancellino il feed Rss dal proprio lettore.

Come soluzione limite, se siete impossibilitati tecnicamente dal mantenere il lnk al feed Rss funzionante, dovreste almeno avere l’accortezza di pubblicare come ultima notizia nel vecchio feed un messaggio che avvisi l’utente della migrazione e del nuovo Url. Ma personalmente la considererei l’ultima spiaggia.