GhiradaBarcamp, le conclusioni

I campi da gioco della GhiradaOggi domenica non sarò al GhiradaBarcamp, quindi traggo le mie conclusioni finali appena conclusa la prima giornata.

Quella del barcamp di Treviso è stata un’esperienza positiva: ottima organizzazione e location di alto livello. Più che sufficienti gli spazi a disposizione per il “social networking” e interventi di carattere.

Mancavano molti protagonisti – o presunti tali – della blogosferia italiana, ma non se ne sentiva la mancanza. Anzi, quei pochi che c’erano e che sono saliti in cattedra avrebbero probabilmente potuto restare a casa, visto che stanno cercando di evolvere verso competenze che masticano con molta fatica.

Una buona ventata di freschezza invece nelle altre presentazioni, freschezza che cercava di attenuare l’insopportabile caldo dei cubicoli in cui si tenevano gli interventi!

Tutti promossi quindi, o quasi: un sabato speso molto bene.

Aggiornamento: leggi tutti gli interventi di Fucinaweb dal GhiradaBarcamp.

Dal GhiradaBarcamp – Web Analytics e social network

Commento: Enrico Pavan ha presentato gli strumenti utilizzati per monitorare e aumentare il traffico su Myspace per la propria band. Molto interessante e sicuramente da approfondire l’elenco degli strumenti. Da capire però se l’aumento del traffico che Enrico ha notato a un mese di distanza sia effettivamente dovuto alle modifiche introdotte o da fattori naturali, visto che all’inizio dell’analisi la pagina era da poco online

Enrico Pavan ha presentato gli strumenti che gli hanno permesso di capire l’andamento degli utenti in una pagina di Myspace, la propria band, e di intervenire per migliorarne la fruizione dei contenuti.

Ha utilizzato strumenti di analisi free o a basso costo, sia software numerici (che analizzano in termini di valori e percentuali il traffico), sia visivi.

Software numerici

  • Visistat – usato per contrapporre i dati forniti da Google Analytics. Se infatti un software funziona a tag (inserendo un richiamo javascript nella pagina) e ha momenti in cui non è raggiungibile, si perde la rilevazione dei. Meglio allora usarne un paio, così da disporre di una sorta di backup. Visistat è intuitivo e molto completo. Utile anche perché dà una visione in real time dell’utente che entra.
  • 103bees – E’ un software keyword based che, oltre a fornire le visite, permette di analizzare la long-tail delle keywords, cioè le keywords che hanno portato traffico, dalle maggiori, alle minori. Utile quando si modificano i testi e si vuole aumentare la visibilità della pagina. Quello che viene definito, scherzosamente, il “carotaggio delle kwywords”.
  • Google Analytics, il software più completo in circolazione, ma va integrato con altri software di analisi come “backup”.

Software visivi

  • Crazyegg – utile su una pagina per aiutare spostare i link più cliccati in posizioni dove sono ancora più visibili.
  • Clicktale – crea un video per ogni movimento del mouse, click e scroll. Permette letteralmente di “vedere” dove si sposta l’utente. Anche questo software rende disponibile una mappa di calore, che indica i punti di attività o inattività dell’utente (tempo). Molto indicato per valutare l’usabilità dei contenuti una pagina
  • Reinvigorate Snoop – software molto spartano, fondamentalmente senza grafica. Fa vedere in tempo reale chi sono gli utenti del sito e come interagiscono col sito in tempo reale (chi è entrato da dove). Utile per segmentare i visitatori (cosa preferiscono quelli del nord, quelli del sud, quelli di una certa età, ecc.).

Questi software hanno permesso di migliorare il layout della pagina e di individuare i contenuti più visti.

Con i software numerici è stata migliorata la visibilità nei motori grazie alle keywords, si è tracciato tracciare in modo continuo le visite, conosciuto quali sono i file più scaricati, capito com’è composto il bacino di utenti che arrivano e dove arrivano.

Con i software visivi si è potuto modificare il layout, determinare cosa volevano gli utenti, modificare posizione dei vari box all’interno della pagina, operazione che comunque va fatta in modo continuo.

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Dal GhiradaBarcamp – Mobile 2.0

Commento: La differenza tra un intervento di un professionista e di uno semplice appassionato (per quanto giovane e in gamba) la si nota sempre. Nel suo spazio Alessandro di MVNO ha dedicato i primi 10 minuti a spiegare i termini, 10 minuti per descrivere la situazione e poi via con la proposta (ben chiara) e il confronto con la platea. Nell’intervento precedente Salvatore invece inizia con problemi nella visualizzazione del proiettore, fa una descrizione approssimativa del suo modello di business (un hobby che gli sta portando qualche frutto con l’augurio che possa proseguire) e si perde nel confronto appena gli pongono una domanda “scomoda”.

Per quanto riguarda l’intervento sul Mobile 2.0: cosa si potrebbe volere avere oggi, come sevizio, su un telefono?

  • instant messaging
  • email (magari push)
  • M-browsing (navigazione ad hoc per il mobile)
  • Blog edit
  • Feed Rss
  • ….
  • tutte le cose che normalmente si hanno in un social network
  • qualcosa di hardware che permetta di usarlo (una tastiera, un monitor di determinate dimensioni, ecc.)

Oggi i diversi operatori telefonici fanno fatica a differenziarsi, come avviene invece in altre industrie. L’unica differenziazione, fino a poco tempo fa, era nel Blackberry, che oggi è però proposto da diversi operatori.

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