Le Web ’08 e Fucinaweb in inglese

Come ormai da tradizione la prossima settimana sarò a Parigi per Le Web ’08 (precedentemente noto come Le Web 3), uno degli eventi principe dedicati all’imprenditoria web in Europa.

Conto di pubblicare i principali interventi che si svolgeranno nei due giorni della manifestazione come è successo l’anno scorso e soprattutto nel 2006. Non li scriverò però in Fucinaweb o, meglio, non li scriverò per la versione italiana di Fucinaweb.

Da pochi giorni sto approntando una versione di Fucinaweb in inglese, accessibile fin da adesso all’indirizzo https://fucinaweb.com/en/.

Su questo sito ho intenzione di pubblicare gli interventi che a volte mi capita di scrivere in inglese. Non si tratta di una traduzione dei contenuti di Fucinaweb, anche se qualche articolo introduttivo che ho scritto a proposito del web project management farà la sua comparsa, ma di contenuti in lingua inglese che nella maggioranza dei casi non avranno il corrispettivo in italiano.

Il motivo per cui ho cominciato a scrivere in inglese non ha a che fare con il masochismo, visto che non posso dire di conoscere questa lingua a menadito (troverete di sicuro un sacco di errori più o meno gravi). Mi sono però accorto che, soprattutto alle conferenze, dedico troppo tempo alla traduzione in italiano dei diversi interventi e alla successiva revisione, sottraendo tempo prezioso a un’attività fondamentale per questo tipo di eventi, cioè la relazione con gli altri partecipanti. Preferisco a questo punto consolidare gli appunti alla conclusione della presentazione e mandare subito tutto online.

Già al recente Web 2.0 Expo di Berlino gli interventi che ho pubblicato in Fucinaweb erano in inglese. Non mi piace però mischiare le carte e quindi le lingue nello stesso sito. Non è detto che un lettore di Fucinaweb si trovi a suo agio con l’inglese (e quindi sia interessato a questo tipo di contenuti) e vorrei inoltre che eventuali lettori non italiani possano commentare o discutere di fronte a un’interfaccia nella stessa lingua degli interventi. Mi capita anche di ricevere richieste per la versione inglese da parte degli autori di alcuni libri che ho recensito e che gradirebbo capire quale sia stato il mio giudizio. Per questo ho intenzione di scrivere alcune recensioni direttamente in lingua inglese.

La versione inglese di Fucinaweb è ospitata da una diversa istanza di WordPress installata in una cartella dedicata. Esistono in realtà plugin per la gestione multilingua di WordPress, tra cui l’eccellente Gengo (grazie a Paolo per la segnalazione). Alla fine non ho seguito questa strada perché si tratta di soluzioni alquanto invasive e che al minimo aggiornamento di WordPress o di altri plugin rischiano di non funzionare più correttamente.

Se leggiucchiate l’inglese vi suggerisco di iscrivervi al feed di Fucinaweb in inglese. Riceverete l’elenco di tutti i miei interventi dalle conferenze e anche diversi contenuti originali (alcuni già online, tra cui la recensione dell’ottimo Web Form Design di Luke Wroblewski).

Se invece l’inglese non vi va a genio, o semplicemente preferite non aggiungere un altro sito alla lista dei feed, al mio ritorno dalle conferenze scriverò probabilmente un breve riassunto in italiano con i passaggi più significativi.

Conferenze e social network

Tra un paio di settimane vado a Berlino per la Web 2.0 Expo organizzata da O’Reilly e TechWeb e a dicembre quasi sicuramente sarò a Parigi come ogni anno per LeWeb’08. Sulla carta molti degli interventi sembrano validi, speriamo solo le promesse vengano mantenute. 

Questi eventi sono comunque importanti soprattutto per le possibilità di relazione e confronto tra i partecipanti, una sorta di cartina di tornasole del web europeo. Per questo gli organizzatori facilitano il dialogo allestendo, accanto alle sale principali, diversi spazi di incontro e di confronto.

Sarebbe importante che le possibilità di relazione cominciassero ancora prima di partire per questi incontri, e cioè dopo la registrazione utilizzando qualche piattaforma di social networking. E in effetti sia Web 2.0 Expo, sia LeWeb’08 prevedono questa possibilità. Ma sfido chiunque a utilizzarla con qualche risultato.

Web 2.0 Expo utilizza CrowdVine. Una volta registrati potete definire un (misero) profilo personale e soprattutto cercare e aggiungere qualche contatto. Peccato che la ricerca sia limitata a poco più del nome e cognome, così difficilmente riuscirete a trovare – per esempio – tutti i partecipanti italiani. Non parliamo poi della possibilità di verificare gli iscritti per esempio caricando la propria rubrica di posta elettronica: non troverete nulla che si avvicini alle funzionalità base di qualsiasi altro sito di social networking. Anche gli alert lasciano a desiderare: ho chiesto maggiori informazioni relativamente a un intervento e solo per caso mi sono accorto che qualcuno mi aveva risposto. L’integrazione con il resto del sito dell’evento è poi realizzata in modo così approssimativo che difficilmente riuscirete a utilizzare CrowdVine una seconda volta senza ricorrere alla history del browser.

Le cose non vanno meglio per la piattaforma usata da LeWeb’08, Amiando. Ai difetti di CrowdVine il sistema unisce prestazioni non esattamente esaltanti, messaggi a volte in inglese, a volte in un’altra lingua, una rubrica ridotta all’osso.

Eppure basterebbe poco: un profilo decente, una ricerca avanzata accanto a quella base, la possibilità di inserire agevolmente argomenti, commenti e risposte. Possibile non esista un social network usabile per le conferenze?