Introduzione al web project management

Dal mio profilo in Fucinaweb si capisce che il mio ruolo è quello di web project manager. Ma cosa fa di preciso un web project manager e, di conseguenza, cos’è il web project management?

Il web project manager è la figura che si preoccupa di gestire e coordinare la realizzazione di un progetto web (sito o applicazione), dal suo concepimento fino alla consegna al cliente (e anche oltre, con la fase di manutenzione). Il web project manager è un professionista “a tutto tondo”, perché entra in contatto con il cliente, con la parte commerciale, con i creativi, con gli sviluppatori e con i sistemisti cioè, in poche parole, con chiunque lavori al progetto.

Rispetto a un project manager di software tradizionale, il web project manager si trova spesso a lavorare su un terreno ancora in parte da esplorare. Innovazione continua, gruppo di lavoro eterogeneo, variabilità nell’assegnazione dei costi, tecniche di sviluppo agile sono variabili che influenzano profondamente il suo modo di operare.

E’ difficile stabilire con certezza quali siano le mansioni e le competenze di un “bravo” web project manager, ma si può tentare di stilare un elenco. Un web project manager:

  • è in grado di definire un progetto in termini di costo (di infrastruttura, di persone, di contenuto, di manutenzione), di tempo (tempo totale di realizzazione e data di consegna prevista), di qualità (misurandola con metriche quantitative)
  • interagisce con il cliente. In una prima fase l’incontro può avvenire insieme a un commerciale; i successivi incontri saranno gestiti in autonomia dallo stesso web project manager. Per il cliente il web project manager è molto spesso l’unico referente e di conseguenza anche l’unico responsabile dei ritardi/malfunzionamenti/incomprensioni legati al progetto
  • si relaziona con un gruppo di lavoro composto da diverse figure con competenze anche molto eterogenee
  • sa comunicare, a tu per tu, in riunione e sulla carta. Riesce a tenere le redini di un meeting e a redigere documenti, tra cui il documento di analisi dei requisiti e quello di specifiche. Non è escluso che si trovi anche a partecipare alla fase di stesura dei prototipi o wireframe
  • stabilisce quali siano le figure professionali necessarie e più indicate a realizzare quel particolare progetto
  • poiché è molto probabile che più progetti siano in cantiere nello stesso momento, è in grado di pianificare il lavoro di tutto il team, in modo da impegnare le risorse su più fronti. Definisce in poche parole le fasi in cui intervengono i diversi attori
  • non ipotizza da solo i costi e i tempi, ma sa richiedere il parere del proprio team per giungere a una precisa e condivisa previsione. Il web project manager non è un one man band
  • crede nello spirito di squadra, e fa di tutto per coltivarlo
  • si preoccupa di far maturare e premiare le competenze dei singoli. Propone al momento giusto cambi di competenze ed è successivamente in grado di valutare il raggiungimento degli obiettivi concordati
  • è conscio che i problemi non si possono eliminare totalmente, ma sa come anticipare i problemi, riconoscendoli in tempo. Riconoscerli in tempo permette di risolverli prima che diventino vere e proprie emergenze
  • definisce quanto spazio c’è per l’innovazione in ogni nuovo progetto, e quanto invece richiede l’utilizzo di soluzioni già realizzate
  • se le risorse interne all’azienda non sono sufficienti (o non dispongono delle competenze sufficienti) per far fronte a un problema, ricerca a lavora (anche a distanza) con collaboratori esterni
  • è in grado di realizzare buona parte del progetto da solo, anche se probabilmente con risultati qualitativi molto inferiori e tempi invece elevati rispetto al gruppo che coordina. Questo gli permette da un lato di poter stimare in una prima fase i progetti con buona approssimazione, dall’altro di capire le difficoltà incontrate dal proprio team
  • riesce a scendere a compromessi, perché sa che il budget quasi mai consente di realizzare un ottimo prodotto nei tempi previsti

Più il web project manager agisce su questi parametri, migliore è la qualità di lavoro dello stesso web project manager. Aumentare la opportunità di delega verso il team, per esempio, ha il duplice scopo di far maturare nuove competenze al gruppo e di aumentare il tempo che può essere impiegato per valutare nuove opportunità.

Aggiornamento del 2 Settembre 2008 – Per approfondire il ruolo del web project manager ho anche scritto una serie di domande e risposte sul web project management (FAQ).

11 pensieri su “Introduzione al web project management

  1. Salve, vorrei sapere quale percorso consiglia per chi vuole studiare per le professionalità di cui sta trattando in questo articolo.
    grazie
    gigi

  2. ankio sarei molto interessato……oppure qualcosa inerente alla pubblicità tipo di concorsi cm quello della vodafone……creare siti pubblicizzare macchine ecc ecc

  3. @gigetto, @milo – Il percorso formativo è soprattutto personale piuttosto che scolastico. Di solito si diventa project manager dopo che si è sviluppata una forte conoscenza del processo che ci ha visto impegnati come anello della catena. Nel mio caso, per esempio, dapprima sono stato sviluppatore di siti, poi analista/sviluppatore, successivamente responsabile dello sviluppo e – infine – web project manager.
    Penso che questo sia il modo più faticoso, ma più corretto per arrivare a essere responsabile dell’intero progetto. Come dicevo nel mio intervento sopra, infatti, il project manager dovrebbe essere in grado di fare (magari non con gli stessi risultati) quello che fanno i diversi membri del gruppo che coordina.
    In questo alcuni corsi un po’ aiutano. Un corso rivolto ai “quadri” qualche anno fa mi ha sicuramente permesso vi apprezzare in un modo nuovo il ruolo dei collaboratori e l’applicazione del concetto di delega. A parte questo il migliore aiuto viene comunque dall’esperienza.
    Spero di avere chiarito i dubbi. In caso contrario, sono ben felice di rispondere ad altre domande.

  4. Ciao… è da poco che segue questo blog e sono stato particolarmente attirato da questo intervento. Ho letto la tua risposta ai commenti precedenti ma vorrei comunque chiederti una cosa: sono uno studente di Informatica, ormai sto quasi per finire gli esami e devo dire, mio malgrado, che, nonostante abbia studiato finora con impegno non penso di avere le conoscenze per affrontare tutti i passi del percorso che hai suggerito. Oltre alla logica esperienza personale, non consiglieresti anche delle attività formative ulteriori alla laurea, del tipo stages, master o comunque corsi di formazione in materia? Ti ringrazio dell’attenzione e complimenti per il blog.

  5. @flux – Stages e master sono decisamente importanti, soprattutto per capire le dinamiche del mercato (clienti, fornitori, collaboratori, ecc.). Sono però convinto che più ancora di questo l’aiuto provenga dall’esperienza diretta sul campo. Anche perché, se devo guardare a quella che è la mia esperienza, finita l’università non ho deciso che il mio futuro sarebbe stato il web project management. Maturando esperienze, prima come sviluppatore, poi come responsabile, mi sono ricavato in azienda questo ruolo.
    Certo, le dinamiche che portano a diventare web project manager possono essere diverse, ma metti in conto che ti ci vorranno almeno 5/7 anni.

  6. complimenti perché hai riassunto in poche righe una personalità molto spesso “aleatoria” di cui invece si dovrebbero analizzare molto di più gli aspetti meno conosciuti. pur conoscendo gran parte di questi aspetti, ho letto l’articolo con piacere. saluti

  7. Pingback: TomStardust.com

  8. Gestisco progetti web da circa 2 anni dopo circa 10 anni di programmazione e webdesign. Ho studiato comunicazione e scienze dell’ informzazione all’ università, poi, entrato in un’ agenzia per occuparmi di pr mi sono trovato, per conoscenze personali poi svilippate in professionali a fare il web designer, professione che ho svolto per i seguenti 7 anni. In questo periodo ho imparato a sviluppare siti internete a gestirne i progetti; da siti di privati a siti di grosse aziende con divisioni diverse e esigenze denuclearizzate. Ho commesso una marea di errori e sono stato licenziato sia dai clienti che dalle agenzie. Ho dovuto ridare l’ ambito assegno di anticipo e litigato con clienti,a ragione ma molto più spesso a torto.

    Oggi ti dico che per fare bene questo lavoro devi assolutamente conoscere il sistema che vai a sviluppare, le tecnologie che ci sono intorno, i processi aziendali e i player del progetto, armati di pazienza e di buona volontà…e il gioco è (quasi fatto)

    Posso consigliarti alcuni testi interessanti, uno dei quali è (non ricordo esattamente il titolo)ma lo trovi in google e in diverse librerie, il titolo è all’ incirca:” una road-map per lo sviluppo di siti di qualità”

    Ciao
    M

  9. ringrazio molto fucinaweb e antonio volpon per promuovere e informare su questa nuova professionalità che dovrebbe essere un ruolo molto importante per chi sviluppa nel web ma che non sempre viene compresa e soprattutto riconosciuta come essenziale per poter mettere in cmunicazione il cliente con l’area operativa (almeno dove opero io si crede che il commerciale sia il filtro dal cliente all’operatività, ma non basta proprio perchè non ne possiede le competenze)… vorrei aggiungere ancora della mia esperienza perchè non so con chi confrontarmi ma non credo sia il “post” giusto …

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